Tu sei prezioso ai miei occhi

Lettera di don Andrea, Rettore per il nuovo anno scolastico 2017-18

 
Gentilissime famiglie e carissimi alunni, al termine del periodo estivo, desidero illustrarvi il motto che accompagnerà il nuovo anno e condividere le linee educative che ci accompagneranno.

Dopo il rilancio dello scorso anno, che ha visto il raddoppio delle iscrizioni, mi sono reso conto che è vincente  la strategia educativa, che pone al centro la persona.  Per questo mi rivolgo fin da subito a voi ragazzi: il bene più prezioso del nostro Collegio.

Il motto di quest’anno, “Tu sei prezioso ai miei occhi”, è preso da una delle pagine più belle del profeta Isaia. Dice subito quanto voi studenti siate davvero preziosi per noi, educatori e famiglie. Il profeta continua e afferma: “tu vali più di mille tesori”! É una verità straordinaria. Voi siete il nostro tesoro, voi siete il nostro futuro! Davanti ai nostri occhi voi valete tanto e vogliamo investire su di voi.  Abbiamo la consapevolezza che stiamo educando chi domani dovrà assumersi la responsabilità di guidare la società..

Il vostro valore personale è più del vostro sapere, ma il sapere e la cultura danno valore alla vostra esistenza. Voi valete perché siete unici e preziosi, valete per quello che siete, ma non potete fare a meno di arricchire la vostra persona attraverso la conoscenza, che deriva dallo studio. Il sistema scolastico comporta l’attribuzione di voti, ma voi, e lo sappiamo bene, non siete riconducibili a un numero.  Siete l’insieme dei talenti che Dio vi ha donato.

In questa prospettiva è fondamentale  proporvi una didattica, che promuova l’eccellenza, ma capace anche di supportare ed includere chi incontra difficoltà. È mio desiderio che dalle scuole  del Collegio Rotondi escano studenti sapienti!  Sapiente non è solo colui che sa, che conosce, ma è anche colui che affronta la vita, rispettando i valori fondamentali e universalmente condivisi. La nostra società abbonda di gente “colta ed istruita”, ma umanamente povera.

In questo anno scolastico vi chiedo pertanto  di puntare al massimo delle vostre possibilità. Non accontentatevi. Studiate con tutte le vostre forze e con tutta la passione, consapevoli che il sapere aumenta il vostro bagaglio culturale e il vostro spessore umano.

Proprio perché ci sta a cuore la vostra crescita formativa e didattica abbiamo potenziato il doposcuola della Primaria,  inserito gli educatori nellolo studio assistito dei pomeriggi della Scuola secondaria di I grado, mentre continueremo il tutoraggio per le Scuole Secondarie di II grado. La presenza dei nuovi educatori, che vi accompagneranno nello studio personalizzato, evidenzia quanto il Collegio voglia investire su di voi.

Entro Natale inaugureremo anche una libreria, all’interno del Collegio, dove potrete acquistare tutti quei libri che possono aiutare ad aumentare la vostra conoscenza e la vostra cultura. Non stancatevi mai di leggere, di informarvi per avere una visione positivamente critica della vita.

Vi proporremo, in Collegio, esperienze di vita condivisa;  potrete risiedere, se lo desiderate, più giorni, dormendo nelle rinnovate camere, affiancando allo studio anche momenti formativi, spirituali e ludici che saranno di grande aiuto per la vostra crescita umana.

Vorremmo aiutarvi, anche attraverso lo studio, a comprendere come la libertà consista nel fare ciò che è bene e non ciò che piace! Chi crede di essere libero di fare ciò che piace non è libero, semplicemente è schiavo di se stesso e delle sue voglie; l’uomo adulto e maturo invece deve sentirsi libero di fare ciò che è bene. Solo attraverso uno studio appassionato e approfondito l’uomo riesce a distinguere il bene oggettivo da quello che papa Benedetto chiamava il “relativismo etico”.

Un grande medico dei primi del Novecento, Giuseppe Moscati, affermava che “non la scienza ha cambiato il mondo ma la carità”. Caritatevole può essere solo l’uomo che studia con passione per mettere la sua conoscenza e i suoi talenti al servizio degli altri.

Rigore nello studio e stile di vita coerente ai valori cristiani sono, dunque, per voi carissimi studenti l’impegno per il nuovo anno. Come dice il nostro motto, “siete preziosi”; non sprecate inutilmente il vostro tempo, ma vivete con pienezza ogni occasione che la scuola vi dona.

A voi gentilissimi genitori il motto di quest’anno ricorda come i vostri figli siano il bene più prezioso che Dio vi ha concesso. Dobbiamo imparare a guardare alla loro vita con tanto rispetto e positività. La crescita umana e didattica dei vostri figli non dipende solo dai valori che voi avete trasmesso ma anche dagli amici, dalla società che parla spesso attraverso i mass media.

Dobbiamo imparare ad avere su di loro uno sguardo positivo, ma nello stesso tempo vigile. Ci sono molti disvalori che i vostri figli possono apprendere attraverso Internet e quelle amicizie virtuali che spesso sfuggono a noi adulti.

L’iperprotezione non arricchisce il valore della vita dei vostri figli. I figli non vanno semplicemente difesi, ma portati a prendere coscienza dei loro limiti e dei loro sbagli; se necessario, vanno educati attraverso la correzione.

La scuola è preziosa se trova una sinergia educativa con la famiglia capace di contrastare questa società che sempre di più si dichiara indifferente ad ogni valore morale.

Con i suoi valori e la sua origine cristiana l’Europa ha saputo accompagnare generazioni e generazioni di persone nel diventare adulti responsabili. La perdita di questi ideali, universalmente riconosciuti, sta portando alla disgregazione e alla confusione. I fatti di sangue di questi ultimi giorni sono prova di questo impoverimento morale.

Parafrasando il titolo della celebre acquaforte di Francisco Goya, potremmo affermare con tutta franchezza che il “sonno dell’identità genera mostri”. Stupisce che gli attentatori degli ultimi fatti di sangue in Spagna siano ragazzi di seconda o terza generazione nata in Europa. Stupisce anche che giovani europei vadano a combattere in Siria. Sembrano avere un vuoto culturale, spirituale, sociale, psicologico che cercano di colmare con la violenza. Sarà deformazione professionale, ma sono convinto che il problema sia educativo prima che militare.

Alla luce di questi fatti, la scuola deve e vuole aiutarvi in questo cammino educativo al vero bene e al bello. Proprio partendo dal valore della vita e dalla consapevolezza che essa sia un dono prezioso e irripetibile si può evincere con convinzione ciò che sia buono e ciò che sia vero nella Storia.

Vi proporremo momenti di confronto, di dibattito, di approfondimento su questi temi; considerateli  un vero aiuto nel compito educativo.  La vostra presenza dirà l’attenzione, che portate ai vostri figli.

Vi chiedo di aiutare i vostri figli a leggere il percorso storico di questi anni con una positività critica  non solo capace di non provocare odio e intolleranza ma anche di approfondire ciò che sta dietro ogni evento storico.

Il compito della scuola e di ogni educatore è quello di formare le nuove generazioni in  modo tale che siano capaci di cambiare con le loro scelte la vita della comunità nella quale sono inseriti.

La scelta che voi avete fatto di iscrivere vostro figlio alla nostra scuola sottolinea come sia importante anche per voi educare a valori non negoziabili.

Vi ringrazio dunque per la fiducia che avete accordato alla nostra scuola e vi chiedo di condividere la fatica e la bellezza quotidiana del cammino educativo con grande schiettezza e lealtà.

Come dice il profeta, vostro figlio è prezioso, il suo futuro ancora di più.

Insieme stiamo ponendo le basi di questo futuro nella consapevolezza di aiutare i ragazzi ad affrontare una società plurale e interculturale, nella quale la conoscenza dell’altro e della propria cultura sono fondamentali.

Le uscite didattiche, le proposte di vita comune, gli scambi internazionali e ogni altra attività educativa e didattica vogliono proprio andare in questa direzione.

Affido a Maria, Sede della Sapienza, tutti gli educatori che accompagneranno i vostri figli in questi mesi affinché sappiano davvero valorizzare la loro singolarità e preziosità e fare del nostro Collegio una scuola dove l’alunno vale per quello che è. La passione per lo studio e per la conoscenza concorrerà a formare adulti sapienti.

 
Don Andrea Cattaneo


 

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