Card. Ernest Simoni al Rotondi
Card. Ernest Simoni al Rotondi
Mercoledì 30 ottobre 2019
8.30 - Cappella dell’Immacolata
Celebrazione della S. Messa con gli alunni della Scuola Secondaria di I e II grado
10.00 - Aula Magna
Testimonianza per gli alunni della Scuola Secondaria di I e II grado
La conferenza è aperta anche ai genitori.
11.30
Saluto in tutte le classi della scuola Primaria e dell’Infanzia
In occasione del mese missionario straordinario indetto dal Papa accoglieremo in Collegio il Card Simoni.
Di famiglia cattolica, all'età di 10 anni entrò nel collegio francescano del suo paese natale dove rimase fino al 1948, quando il regime comunista di Hoxha chiuse il convento ed espulse i novizi. Dal 1953 al 1955 fu impegnato nel servizio militare obbligatorio al termine del quale riprese e portò a termine clandestinamente gli studi teologici, ricevendo l'ordinazione sacerdotale il 7 aprile 1956.
Il 24 dicembre 1963, dopo la celebrazione della Messa di Natale, fu arrestato dalle autorità comuniste, con l'accusa di aver celebrato Messe a suffragio del presidente americano John Fitzgerald Kennedy, assassinato pochi mesi prima. Incarcerato e torturato, venne condannato a morte, ma la pena fu successivamente commutata in 25 anni di prigionia e lavori forzati. Durante gli anni del carcere fu per i compagni di prigionia come un padre spirituale.
Una nuova condanna a morte venne emessa nei suoi confronti nel 1973, con l'accusa di aver istigato una sommossa, ma la testimonianza a favore di uno dei suoi carcerieri fece sì che, ancora una volta, la condanna non venisse eseguita.
Dopo 18 anni di lavori forzati, nel 1981 venne liberato, pur continuando ad essere considerato "nemico del popolo" dalle autorità del regime. Anche dopo la liberazione dalla prigionia fu comunque costretto a lavorare nelle fogne di Scutari. Durante tutto questo periodo continuò ad esercitare clandestinamente il ministero sacerdotale fino alla caduta del regime comunista nel 1990.
Nell'Albania post-comunista esercita il ministero di sacerdote in diversi villaggi, portando la sua testimonianza di sacerdote cattolico perseguitato e sopravvissuto al regime.
Il 21 settembre 2014 incontra papa Francesco in visita apostolica in Albania. Lo stesso papa Francesco, il 9 ottobre 2016, ne ha annunciato la nomina a cardinale. Nel concistoro del 19 novembre 2016 papa Francesco lo crea cardinale diacono della diaconia di Santa Maria della Scala. Attualmente vive a Firenze.
La sua presenza ci ricorda l’importanza di non rinnegare mai le radici e la propria identità anche nei momenti di fatica.
Siamo onorati che abbia accettato il nostro invito perché la sua testimonianza sarà per tutti noi occasione di confronto e profonda riflessione in questo anno dedicato alla riscoperta delle nostre radici identitarie.